Io del SEO me ne frego
Pubblicato: 29 febbraio 2012 Archiviato in: downshifting, vita | Tags: blog, facebook, Google, Google Keywords Tool, leggere, marketing, Proust, scrivere, SEO, twitter, web writing 24 commentiNel mio periodo da scrittrice senza valore del web mi sono anche chiarita le idee su un tema che per chi lavora nel digitale con le parole è un’ossessione: il SEO in generale e la scrittura SEO nello specifico. Ne avevo già parlicchiato, ma adesso è un’altra cosa. Bene, vorrei dire a tutti i caporedattori di testate digitali e ai manager digitali che venderebbero l’anima e la madre per dei click in più che:
- sono felice di scrivere nel mio blog sconosciuto
- sono felice di non dover fare traffico Leggi il seguito di questo post »
Estensione del dominio della manipolazione: il dipendente modello
Pubblicato: 6 giugno 2011 Archiviato in: downshifting, lavoro, vita | Tags: ansia, downshifting, Estensione del dominio della manipolazione, insensatezza, lavoro, leggere, Michela Marzano, paura 6 commenti
LaStancaSylvie continua a leggere (insieme ad altri de libri…) Estensione del dominio della manipolazione di Michela Marzano e continua a trovare descritta se stessa.
Senza farla troppo lunga cito la pagina 37 (nella lettura spesso vado avanti e indietro), dove ho sottolineato questo paragrafetto, ho fatto un orecchio alla pagina e ho disegnato un punto esclamativo sul margine destro del foglio:
Il dipendente modello è un individuo impegnato, che DEVE CREDERE nel suo lavoro e trovarvi motivi di felicità: elastico, flessibile e versatile, deve riuscire a trovare esaltante tutto ciò che è alienante. Al posto delle disposizioni tradizionali, vediamo emergere un nuovo sistema di obblighi che richiede ai dipendenti di ESSERE PIU’ AUTONOMI E INSIEME PIU’ VINCOLATI. Di fatto, i lavoratori non sanno più quale sia il oro posto: si illudono di essersi finalmente inseriti nella scala gerarchica, mentre sono soltanto rotelle di un ingranaggio; sono ritenuti autonomi, ma si vedono imporre obiettivi vincolanti che li costringono a monitorare costantemente la qualità e la quantità di lavoro compiuto. Ne deriva UNA TENSIONE PERMANENTE, dal momento che le nuove RESPONSABILITA’ NON CONCEDONO NE’ TEMPO NE’ LIBERTA’.
(sì lo so, ho usato l’apostrofo al posto delgli accenti, che il Dio dell’ottimo redattore mi perdoni)
Perché Michela Marzano era cosciente prima di me (che sono il soggetto!!!!) di tutto questo casino?
(Silenzio)
Perché non mi sono mai concessa tempo per PENSARE.
Lettura: Estensione del dominio della manipolazione
Pubblicato: 24 Maggio 2011 Archiviato in: azienda, downshifting, lavoro, vita | Tags: ansia, blog, buoni propositi, catena di montaggio, Corriere Della Sera, downshifting, Estensione del dominio della manipolazione, fallimento, GranCamiciaCifrata, insensatezza, intrighi, lavoro, leadership, leggere, libri, manager, mansione, Michela Marzano, mobbing, Mondadori, NoNothing Inc., paura, potere 11 commentiMentre io aprivo questo blog, Corriere scriveva l’articolo che mi chiarì che questa cosa che io sentivo aveva un nome e Michela Marzano dava alle stampe con Mondadori il saggio che sto ora leggendo: Estensione del dominio della manipolazione – Dall’azienda alla vita privata. Ringrazio chi me lo ha consigliato, uno di voi … ma non ricordo chi…
Quel saggio parla di me, mi riconosco in ogni paragrafo. Sylvie, sei un fenomeno sociologico da studiare. Fico. NoNothing Inc. è un male da estirpare, con tutti noi schiavi, tutti inclusi nessuno escluso, nemmeno GranCamiciaCifrata, a cui pesano quelle cazzo di quattro cifre sulla camicia. Tutti operai alla catena di montaggio deluxe.
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Vaffanculo l’Editore
Pubblicato: 17 marzo 2011 Archiviato in: azienda, lavoro | Tags: affari, BlackBerry, Chanel, demotivazione, donne, lavoro, leggere, manager, marketing, Moncler, PollyCanna, stile, UGGS, Woolrich 17 commenti
Appuntamento con uno dei maggiori editori italiani. Presso la loro sede.
Dunque. 40 minuti di attesa per essere ricevute (io e PollyCanna, che dopo lo svarione amoroso è tornata la solita creatura di sempre, volatile e superficiale come lo zucchero a velo). Receptionist maleducata che si crede l’amministratore delegato. Controlli più serrati che in aeroporto. Tornelli che girano e girano per far passare LORO. Quelli e quelle che lavorano per uno dei maggiori editori italiani. Urge identikit della specie femminile, quella maschile all’apparenza è ovunque uguale. Giacca e cravatta e punto.
La manager di uno dei maggiori editori italiani, partendo dal basso: Leggi il seguito di questo post »
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