Al lavor vince chi fugge (da iPad non riesco ad uploadare foto nell’articolo, ve lo dico)

Non sono scappata, anche se fuggo spesso … o meglio: ci sono, leggo in giro ma tutto ad intermittenza. La colpa e’ del dipartimento che devo mettere in piedi da sola, ricordate? Ma sono finiti i tempi dell’ansia (beh… anche se stamattina mi sono svegliata alle 6 di soprassalto al grido nella mia testa: oggi scadono le opzioni sui contratti  o mio Dio non ha risposto ancora nessuno! Ma ci sto lavorando… anzi no! Ci sto… oziando) :

– esco alle 18.00, al massimo alle 19.00, anche se ci sono una marea di cose da fare

– mi sento in colpa per non finire il lavoro, ma pazienza, cerchero’ di convivere con questa cosa finche’ non mi abituo, e ci si abitua a tutto

– un sacco di gente in ufficio e’ assai stupita, amareggiata, pure arrabbiata del mio nuovo comportamento e pensa che io dovrei tornare la schiava di prima ma… pazienza, che facciano loro, se proprio pensano che debba essere fatto, quello che credono debba fare io in straordinario non pagato!

– fuggo, fuggo e fuggo: dico sempre che ho mille cose da fare, vere o presunte, insomma, non sono piu’ a disposizione, anche perche’ … sono al capitolo 5 del mio libro (e non dico niente altro per scaramanzia)!

Fuggo gente, fuggo! Che ho 30 minuti spaccati di sana scrittura prima di volare all’inferno di No Nothing Inc…. che ha ancora tanto da farmi raccontare, tanto, tanto…


Il lavoro ai tempi del nonsenso

Schiavi africani XIX secolo, trovata in rete

Ve lo dico chiaramente: è diventato particolarmente difficile per me parlare di lavoro e downshifting in questo particolare momento.

DownshiftingBaby è un blog scherzoso, semiserio, che racconta cose abbastanza false attraverso i miei pensieri sempre veri. Non parla di attualità, società, cultura in senso politico. Per me è addirittura più web narrativa, brevi ipertesti assurdi che hanno la funzione di liberare me dalle mie angosce. Che poi a volte tutto abbia dei risvolti fortemente legati all’attualità è abbastanza normale.

Quando mi stacco dalla fiction brevissima e fulminea del blog, spesso mi tuffo nella descrizione di alcuni fatti e situazioni tipici delle aziende italiane, in molte delle quali ho lavorato, e di certo invento tutto, ma prendendo ogni spunto dalla più vera delle realtà.

Ordunque, in questo paese, come nelle aziende che ne sono il riflesso, stanno accadendo cose mostruose per un’epoca e una parte di mondo che molti si ostinano a giudicare civile.

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Tripletta: NoNothing News #14 #15 #16

Merda d’artista, Piero Manzoni

NoNothing News # 14

Una settimana fa PollyCanna mi chiama per dirmi che un nuovo cliente è stato agganciato. Fantastico, penso io, preferirei dover fare un’appendicite, ma sopravviverò.

Quando ho pensato questa cosa ancora non avevo parlato in profondità, per ciò che l’intelletto le concede, con PollyCanna del cliente.

No, non sopravviverò: è IL cliente, il VERO leader di mercato, quello abituato a STANDARD ALTISSIMI. Ma soprattutto è leader di mercato in una categoria merceologica che … NOI NON TRATTIAMO.

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“Mai dire la verità quando una bugia può salvarti”, by J.R. di Dallas

In verità il post che vorrei scrivere di più è quello in cui descrivo il motivo della mia assenza dal blog, chissà se ve lo potrò mai raccontare… Nonostante il titolo preferisco non dirvi niente piuttosto che una bugia. Ma intanto vi racconto il motivo veritiero della mia assenza da Milano.

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Location: casa de LaStancaSylvie

Personaggi: LaStancaSylvie, il cellulare personale, UnaCaraAmica

Tempo: 19 aprile, h. 21.00

Driiiiiiiiin, driiiiiiiiiiiiiin, driiiiiiiiiiiiiin!!!

LaStancaSylvie: Ciao UnaCaraAmica!

UnaCaraAmica: LaStancaSylvie. Devi dirmi di sì.

LaStancaSylvie: Sì ! Dai che c’è ?

UnaCaraAmica: Ah-ah! Allora… vieni alle Maldive con me!

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Lavorare per Lo Stato

No, perché se lavorate in azienda e pensate di avere visto ogni brutalità, ingiustizia, illusionismo, sopruso, spreco, ammenicoli e diavolerie… beh, vi fermo subito e vi dico che se non avete mai avuto occasione di lavorare con/per un ente statale allora non avete visto niente. NoNothing Inc. a confronto è il paradiso dell’etica e del buon gusto.

Non posso scendere nei dettagli, per ovvi motivi, ma in qualche bullet vi posso raccontare i fatti salienti:

  • stiamo realizzando per e con Lo Stato, con una delle mille costole di uno dei mille ministeri ubbicadi a Roma, una serie di piattaforme e servizi , pagati, che ve lo sto a dire a fare, con i soldi pubblici

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GranCamiciaCifrata e l’andamento delle vendite

Faccia da culo, trovato in rete

Potrà sembrare incredibile, ma GranCamiciaCifrata, l’uomo tutto d’un pezzo (sempre nei limiti del manager mollaccione e senza coglioni arraffone e para(ilproprio)culo tipico di una certa Italia) con ben quattro, e dico quattro, cifre sulla camicia sta clamorosamente rubando la scena alla bionda PollyCanna. Io stessa stento a crederci. Forse è da quando gli hanno fatto il Suv (oh che peccato quanto mi dispiace) che non è più lo stesso… Qualche esempio? Ah… badate che non è fiction e badate che stiamo parlando di un uomo da mezzo milione di euro all’anno. Ok, pronti?

  • per compiacere un manager, suo sottoposto, a cui deve molto (troppo, forse…) ha sollevato la sua preferita, LaGattaMorta, da ogni incarico, l’ha lasciata senza fare niente per mesi (BEATA LEI, IO AVREI SCRITTO 12 ROMANZI NEL FRATTEMPO, VI PREGO, SIGNORE, FAI CHE CAPITI ANCHE A ME!!!!!), spostando tutte le sue competenze su un’altra persona; si sa, più si è in alto più il botto è grosso e LaGattaMorta… gli ha donato la sua terza causa (o è la quarta??)

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Anche PollyCanna ha un culo che trema

Lo sappiamo tutti, PollyCanna non fa una benemerita tutto il giorno, che per lei inizia alle h. 09.30/10.00 e finisce, se va bene, alle h. 16.00. Ha sempre qualcosa fuori ufficio, a mero titolo di esempio:

  • deve passare da quell’editore perché una sua amica le ha detto che investono il doppio quest’anno e allora è meglio passare e capire, sì certo, dal direttore Marketing, di quale area? Mah, non ha capito, sì, sì proprio in quella sede, ah no, certo è l’altra, quella è dismessa al momento…
  • ha un appuntamento in concessionaria di pubblicità… ma non erano tutti qui questa mattina in riunione? Ah sì, ma una questione è rimasta in sospeso… certo, e tu vai da sola e la risolvi, cazzo da sola manco dal parrucchiere ti manderei…
  • una sua amica ha appena partorito, PollyCanna ha amiche che partoriscono due volte la settimana
  • una visita urgente… sì, in via della Spiga… con l’amica che ha appena partorito magari

E chi più ne ha più ne metta.

Ma adesso c’è un altro trip: PollyCanna è gelosa. Di me.

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De Segretorum et Tatticorum Nefandi Digitalis (questo titolo non è SEO)

Young Magician, George Hales

Visto che il terreno è fertile per l’argomento, e visto che bisogna essere lettori 2.0 consapevoli, oltre al SEO vi svelo cosa LaStancaSylvie ha imparato da quando lavora nel digitale:

  • vi siete mai chiesti perché quando leggete online Corriere, Repubblica & co. ogni tanto la pagina si ricarica? Beh, la scusa è che essendo siti di news hanno bisogno di refreshare spesso per far comparire in pagina gli articoli più nuovi che altrimenti non sarebbero subito visibili all’utente. La verità è che il refresh vale una pagina vista in più. Le page views sono uno dei metri di valutazione della vendita pubblicitaria online… più ne fai e più guadagni… chiaro no?

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Io del SEO me ne frego

Vintage Typewriter, trovata in rete

Nel mio periodo da scrittrice senza valore del web mi sono anche chiarita le idee su un tema che per chi lavora nel digitale con le parole è un’ossessione: il SEO in generale e la scrittura SEO nello specifico. Ne avevo già parlicchiato, ma adesso è un’altra cosa. Bene, vorrei dire a tutti i caporedattori di testate digitali e ai manager digitali che venderebbero l’anima e la madre per dei click in più che:


Scrivere Gratis o della Capacità di Incasinarsi Sempre la Vita

Bimbo con dito medio alzato, trovato in rete

Ci ho rimuginato su parecchio. Sapete perché scrivevo pochissimo qui sul blog ultimamente? Ho sempre detto che la causa era una cosa molto interessante, che mi faceva stare bene. Infatti, scrivevo. E siccome molti, moltissimi post fa ho detto anche che avrei cercato un altro lavoro e quest’altro lavoro doveva avere a che fare con lo scrivere, perché mi fa stare bene, l’ho fatto. Ho mandato centomila cv con allegate centomila cose che ho scritto. A chiunque, ho sparato nel mucchio ma ho anche cercato i posti giusti, chiedendo, facendomi consigliare. Da chi ho chiesto ho sempre ricevuto la risposta: Sei pazza, scrivendo non si campa. Pessimisti!! Nella mia nuova vita in cui non sono pessimista io scrivo scrivo scrivo, continuo a lavorare a NoNothing Inc. prima di diventare una professionista della scrittura, cerco nuove opportunità, faccio pilates, vedo le amiche, cucino, sistemo casa perché prima di trasferirsi al lago ci vorrà tempo, leggo per crescere come scrittrice e per piacere e non trascuro il fidanzato. Ce la posso, anzi, ce la devo fare. Nella mia vita da non pessimista ce la devo fare.

Bene. Sono stata ingaggiata da due testate digitali e da una old style che esce di carta. Sì, proprio… come si chiama? Una rivista. Leggi il seguito di questo post »