I sogni e i soldi

Le vecchie 500 lire, trovato in rete

Eh sì, perché poi non c’è mica tanto da filosofeggiare. Sanguemerda, sogni e soldi. Tutto qua. Tutto quaaaa?????? Ok, ok, sì. Mi spiego meglio, o meglio, mi spiego.

Ieri sera sono venuti a cena due cari amici, lui è un mio ex collega che non trova un lavoro più o meno stabile da circa un anno e mezzo. Nella nostra vecchia azienda era uno molto promettente, ma con un carattere difficile, non disposto a molti compromessi, una testa discretamente calda, in tutti i sensi. Alla prima crisi la mia ex azienda si è liberata di tutti i personaggi più scomodi e precari, compreso lui. Da allora le sue collaborazioni lo hanno portato a fatturare (si è dovuto aprire la partita iva) un mese sì e tre no, per circa un 15k l’anno. Non ce l’avrebbe fatta se i suoi genitori non gli avessero pagato l’affitto e svariate altre cose.

Questa è la parte brutta, ecco quella bella: è da quando non ha lavoro che segue dei suoi progetti personali (è un artista, diciamo) con un grande successo (non ancora economico ma…. chissà??), fa mille cose che lo stimolano intellettualmente e fisicamente, ha conosciuto un sacco di gente in sintonia con lui e la qualità della sua vita è ovviamente migliorata. Ho visto i suoi lavori e non potuto non essere invidiosa e felice per lui (sì lo so è un po’ un ossimoro, ma è così). Anche io voglio avere tempo e la possibilità di dedicarmi ai miei sogni.

È già un po’ di tempo che pensavo: e se io mi licenziassi e mi cercassi piccole collaborazioni da 5-8 euro scrivendo post?

Leggi il seguito di questo post »


PollyCanna non deve morire

New Vision Technologies

Sono le 09.45 e PollyCanna, come tutte le mattine, va in bagno con il beauty case per riparare ai danni del tragitto casa-ufficio in Mercedes aziendale:

ciuffo laterale plasmato da Aldo Coppola scompigliato

mascara Dior disgraziatamente già colato

copriocchiaie Yves Saint Laurent svanito inspiegabilmente.

Ho 15 minuti scarsi. Mi intrufolo nel suo ufficio, do uno sguardo veloce: per fortuna l’ha già tolto dalla borsetta e ora è adagiato sulla scrivania. Zac! Preso.

Alle 10.15 salgo nell’ufficio di PollyCanna, busso ed entro, senza aspettare che mi dica di accomodarmi. Stamattina me lo posso permettere.

PollyCanna: LaStancaSylvie, ma che diavolo … sto cercando … dai, sbrigati, dimmi! – Si mette a rovistare nel secondo cassetto della scrivania. Il primo è aperto, in subbuglio, cavi e cavetti escono dai bordi di legno.

LaStancaSylvie: Scusa sai, ti ruberò pochissimo tempo … – Le dico mentre mi metto seduta e appoggio la mia cartelletta sulle riviste di settore che PollyCanna non legge.

LaStancaSylvie: Io credo che tu non sia minimamente in grado di ricoprire il tuo ruolo. Voglio dire, di web non ne sai niente, di video ancora meno, di economia, beh, non saprei come superare l’imbarazzo … per non parlare di gestione del personale, quella proprio non la fai, quindi c’è poco da dire. Sei ricca di famiglia e qui ti daranno un bel po’ di soldi, in più, secondo me, nel tuo contratto hai una bella clausola paracula, tipo che se te ne vai, ti danno una buona uscita da sogno. E dai, che ti farebbe bene una vacanza pagata profumatamente. Nel frattempo ti organizzi, ti trovi un altro finto lavoro per non dover dire “sono un parassita” e via, è andata. Leggi il seguito di questo post »