La ricerca del nuovo lavoro
Pubblicato: 23 novembre 2010 Archiviato in: downshifting, vita | Tags: account manager, blog, buoni propositi, copywriter, coraggio, Costa Rica, curriculum, downshifting, key account, lavoro, licenziamento, manager, marketing, product manager, sales manager, scrivere 18 commenti
Eh sì, perché non scherzavo quando dicevo che mi sono messa seriamente a cercare. Certo, per farlo al meglio dovrei licenziarmi dalla mia galera attuale e buttarmi nella mischia: si trova facendo, non inviando curriculum come una ragazzina alla prima esperienza. Beh, non posso, quindi intanto ho un po’ sparso la voce fra i pochi amici fidati e in tutta la rete.
Allora, ho sbagliato ogni cosa nella vita, ecco i profili più ricercati:
Account manager
Sales manager
Key account
Product manager
Marketing & Sales manager
Questo significa solo due cose:
1 nel mercato si producono troppi prodotti, e serve solo gente per venderli
2 chi, come me, vuole scrivere, è spacciato
Beh, io comunque a rinunciare non ci penso nemmeno, ho detto che voglio scrivere, e scriverò.
PS: se ci sono copywriter all’ascolto posso chiedere loro qualche dritta per una tardona che vorrebbe intraprendere qusta carriera prima di rifugiarsi all’altro capo del mondo a spaccare noci di cocco?
Ciao, cosa intendi esattamente con “si trova facendo” quando parli di cercare il nuovo lavoro? Mi interesserebbe qualche spunto 🙂 grazie
Ma, secondo me è difficile che ti chiamino solo perché hai mandato un cv (a meno che tu non risponda ad un annuncio, ovviamente), io mai ho trovato un lavoro così. Funziona il passaparola, il frequentare l’ambiente in cui vorresti lavorare, investire tempo nel sondare le possibilità, capire esattamente le figure professionali, mettere insieme un portfolio e presentarlo. Insomma, cercare lavoro è un lavoro…
Grazie mille! 😉
Chiedi a Simone Perotti! Lui lo ha fatto!
Intanto per divertirti trai un libro da questo blog.
Con i personaggi che lo popolano non dovrebbe essere difficile.
Si, un libro da questo blog sarebbe il massimo!!!
In bocca al lupo: in questo periodo è davvero difficile.
Cosa mi consigli di fare: cominciare a leggere il tuo blog dal primo articolo qui può bastare o è decisamente il caso di leggere dalla prima pagina del tuo vecchio blog?
Ti ringrazio e a presto
Ti consiglio di scartabellare qua e là, a tuo piacere!
LaStancaSylvie
L’editoria in questo momento è in stallo, la mia adorata sorellina ha lavorato per una grossa casa editrice che comincia per “M” sia come “correttore” che come autore: siccome è giornalista ha curato dei libri che parlavano di prodotti alimentari regionali…
La pagavano 6 mesi dopo la consegna dei pezzi…
Se vuoi posso metterti in contatto con Mia Sorella e con sua Cognata che nell’editoria ci bazzicano.
Hai una account FB?
Mandami una mail ad azzurra(at) nientepanicosorridi.it
kisses
Azzurra
Secondo me dovresti invece dedicarti molto di più a questo tuo blog. Ci sono certi post brillanti ed esilaranti. Già avevo commentato tempo fa che diventerebbe facilmente un libro. Com’è successo a molti. Devi farlo crescere in modo che venga notato. Ti è mai capitato ad es. di leggere (di tutt’altro argomento, ma le è successo proprio quanto potrebbe a te) machedavvero.blogspot.com? Ne hanno tratto un libro, ed è stata anche candidata a miglior blog dell’anno. Lavoro adesso non se ne trova proprio, a meno certo di conoscere qualcuno che cerchi. Poi sai quanti dicono di voler scrivere? Tu non dirlo, fallo, che ti viene bene (non ultimamente però: racconta di più degli altri).
in bocca al lupo
una tua lettrice
Ciao Sylvie,
allora se vuoi scrivermi in privato possiamo sentirci e fare una chiacchierata perché il mondo in cui vuoi entrare un po’ lo conosco e posso darti almeno qualche consiglio.
Secondo, non è vero che il lavoro non si trova, ci vuole tempo, costanza e tenacia e (odio questa parola) flessibilità.
Detto da una che lasciata a casa a luglio, ha dovuto con grande fatica e diecimila dubbi, scegliere tra tre. Coraggio.
occhio! 1) i si scrive di mondi vissuti. E tu no nothing inc. la vivi capillarmente, anche nel disagio che ti procura. Ma a scrivere o sceneggiare di impiegati ci hanno già provato in tantissimi, e noi abbiamo solo le testimonianze di chi ci ha campato. Chi non ne cava molto ha anche poca risonanza per raccontarlo. Così potrebbe sembrare più facile riuscire: Paolo Villaggio (che è diventato ricco), Gogol (che non gliene fregava niente) o Tolstoi (che ricco lo era già ma gliene fregava ancora meno, e quindi ha scelto l’impegno sociale da scrittore).
2) Hai perfettamente ragione, cercare lavoro è un lavoro, e duro: come dedicarcisi mentre l’azienda ti svuota ? Ma andarsene per dedicarsi al 100% alla ricerca comporta che una nuova azienda di te non si fida (non foss’altro non sei ricattabile…). Io me ne sono andato (ancora 3 giorni lavorativi….. fine mese…) sapendo bene che con l’assunzione indeterminata ho chiuso. Per sempre. E anche se cambiassi idea.
Buona serata da un sesto rasi un po’ rompiballe. Ma lo dice anche il buon perotti: il downshifting va progettato!
In bocca al lupo Silv cara! Che i tuoi sogni si avverino presto (…..così te ne vai da quel postaccio!!!! ^_^)
Ciao Sylvie, io collaboro con una piccola casa editrice e i problemi di questo tipo di lavoro sono tanti, come hai già letto in tanti post prima di me. Io iniziato qualche anno fa con uno stage in una redazione e poi ho cambiato un paio di posti prima di finire qui, sempre però lavorando su più fronti, non solo come editor/correttrice ma anche come copy, insomma, una sorta di factotum (e comunque non lavoro a tempo indeterminato…).
Secondo me non dovresti sottovalutare il consiglio di fare del tuo blog un biglietto da visita: le case editrici usano spesso i blog per sapere cosa “tira” sul mercato, cioè se un argomento interessa gli internauti, se genera commenti e dibattito. Michela Murgia e il suo romanzo d’esordio sulla condizione dei precari nasce proprio così, così come quello già citato della “mamma in carriera”. Spero che il suggerimento ti sia utile, intanto penso se ho qualche contatto da passarti, a presto!
si trova facendo diventerà il mio mantra
Come va il tuo sogno di un anno fa?
[…] da un nuovo commento di Exodus ad un vecchio post, è bene fare il punto ogni tanto, anche per una downshifter inetta per […]
[…] era una cosa molto interessante, che mi faceva stare bene. Infatti, scrivevo. E siccome molti, moltissimi post fa ho detto anche che avrei cercato un altro lavoro e quest’altro lavoro doveva avere a che fare […]